Attraversare il confine Cambogia Laos


Dalla Cambogia al Laos 




Questa è stata veramente un'avventura.
Oltrepassare il confine tra  il Laos e Cambogia via terra, per noi,non è stato esattamente semplice. 
Siamo partiti da Phnom Penh e abbiamo attraversato il confine a DON DET per raggiungere PAKSE. 
Abbiamo prenotato,tramite un'agenzia del posto, un minivan diretto a Pakse. Siamo partiti la mattina e ci siamo fermati ogni 10 metri per caricare persone che portavano con loro gli oggetti più disparati. 
Arrivati a Stung treng in Cambogia, il nostro autista si ferma e ci fa scendere. Arriva un tuk tuk e il nostro simpatico autista ci comunica che noi proseguiremo con il tuk tuk (che lui ha già provveduto a pagare per noi)! Inutile lamentarsi perchè quella è l'unica cosa da fare, l'autista sorridente carica il tuk tuk anche con una valigia che non è la nostra finchè riusciamo a fargli capire che quella non è la nostra valigia e lui, facendo sempre grosse risate, la rimette a sua posto.
Saliamo su questo tuk tuk diretti non si sa dove, passando per campi verdi senza nemmeno una casa fino a che arriviamo alla cittadina di STUNG TRENG. Ci siamo NOI con il tuk tuk , dal quale non vogliamo scendere, e 5-6 cambogiani intorno che ci chiedono dove siamo (o eravamo una volta) diretti. Si propongono di accompagnarci al confine con il Laos o addirittura a Pakse per cifre esorbitanti. Eravamo un pò disperati, anche perchè il giorno successivo avevamo la partenza per un'escursione insostituibile. Finalmente troviamo una soluzione, un ragazzo ci indica che c'è un pulman in partenza per pakse e le 4000 isole. Ci sentiamo un pò più tranquilli quando raggiungiamo il punto di ritrovo pieno di backpakers in partenza. Siamo quasi vicino alla salvezza quando, vediamo in lontananza il confine, ma ci fermiamo. Sale un tizio in divisa maluducato che urla continuamente e ci dice di consegnargli i passaporti e lui provvederà a fare il visto. Non ci resta nulla da fare. Aspettiamo impazienti il ritorno in mezzo al nulla, fino a che la salvezza ritorna in motorino pieno di passaporti. Ovviamente il visto, con questo scherzetto, costa un pò di più (circa 40$ contro i 30$ necessari) meglio del nostro amico giapponese che ha dovuto sborsare quasi 50 $ in più. Finalmente attraversiamo il confine a piedi! Ci aspetta un autobus che sembra doverci portare a Pakse. Ormai è notte, ci fermiamo nuovamente, siamo arrivati alle 4000 isole. Andiamo a chiedere spiegazioni all'autista perchè sul vetro del pulman c'è scritto a caratteri cubitali Pakse. L'autista borbotta che quella non è la sua destinazione e inizia a staccare la scritta dal vetro. Cosi ci ritroviamo a casa dell'autista. Ormai la speranza di raggiungere pakse inizia a svanire; forse saremo costretti a dormire nell'atrio della casa abitata da una tribù di gechi .Ma la speranza è l'ultima a morire. Il nostro autista riesce a trovare un minivan, che ci porterà a destinazione, insieme a due giapponesine e due ragazzi (ancora più sfortunati di noi e diretti a Ventiene). 
Siamo arrivati a Pakse a notte inoltrata, ma ce l'abbiamo fatta!!!

Consigli utili:

- Non sarà una passeggiata!Questo confine è poco frequentato, potrebbe andarvi tutto liscio o potrete vivere una disavventura come la nostra.
- Calcolate molto molto tempo in più di quello che vi diranno è necessario per arrivare a destinazione.
- Non fidatevi di quelli che vi diranno che solo loro possono farvi ottenere il visto. (Due ragazzi che erano con noi si sono incamminati verso il confine a piedi e hanno ottenuto il visto senza dover pagare di più). 
- In questo passaggio non viene accettato l' E-visa per il Laos.
- Rilassatevi e calcolate la possibilità di tutti questi imprevisti prima di partire alla conquista del confine!!

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