Phom penh cosa vedere


Phom Penh 


Quando ho incluso la capitale della Cambogia come tappa del mio viaggio non mi aspettavo che fosse una meta cosi importante. La città è molto suggestiva, è ricca di storia, non troppo caotica e interessante. é una città che mi ha aperto gli occhi sulla vera Cambogia, per questo la ringrazio.
Un viaggio in Cambogia deve includere la sua capitale Phom penh.
Merita almeno un paio di giorni.







Cosa fare a Phom Penh


  • Bisogna sicuramente visitare il complesso del Palazzo reale e la Pagoda d'argento.
  • Tra i musei invece io consiglio, per capire a fondo la storia del popolo khmer : Toul sleng genocide museum e Choeung Ek campi di Sterminio.
  • Camminare al tramonto per il lungofiume e partecipare ad una lezione di ginnastica collettiva.   ( Vi troverete a sgambettare insieme a un grande gruppo di gente completamente in mezzo alla piazza con la musica! Da provare!)



Royal palace


Il palazzo reale di Phom Penh non è sicuramente paragonabile a quello di Bangkok. Ma questo sfavillante complesso è molto ben curato e particolare.
Ricordatevi assolutamente di coprirvi bene!! Io portavo un grosso pareo che mi copriva le spalle ma non sono ammessi! Ho cercato in tutti i modi di entrare, anche infilandomi dei pantaloni come copri spalle, ma non ci sono riuscita. Ahimè ho dovuto comprare un orrenda magliettona a maniche corte bianca al costo di 2$. All'interno del palazzo c'ero io e  altre 2 persone solamente con quella maglietta. Purtroppo la fortuna mi assiste sempre!



Toul sleng Genocide Museum

Se decidete di visitare questo museo, vi scontrerete con la vera storia del popolo cambogiano. 
Un luogo dal quale uscirete difficilmente senza odiare il genere umano.
Durante il regime dei Khmer Rossi questo edificio è stato adibito a prigione, dove venivano imprigionati insegnanti, gente comune e tutti coloro che si opponevano al regime. I detenuti venivano torturati in modo atroce per estorcere confessioni di reati mai commessi. Nel museo sono conservati i letti, le celle minuscole, le macchie di sangue. si susseguono fotografie di uomini donne e bambini . I khmer documentavano con foto le barbarie a cui i detenuti erano sottoposti, fotografandoli anche prima e dopo essere stati torturati.
è una luogo difficile da visitare, ne uscirete cambiati e arrabbiati; ma consiglio vivamente la visita. 
Alla fine della visita noi abbiamo incontrato un sopravvissuto che ha raccontato la sua storia in un libro; un momento veramente toccante e che difficilmente scorderò.


Choeung Ek / Campi di sterminio

Visitare questo luogo è un'esperienza forte, toccante e che ti scuote nel profondo. 
Ma per chi sceglie un viaggio in Cambogia, è  un'esperienza fondamentale per capire a fondo la forza di questo popolo. Il genocidio che si è consumato tra il 1975 e il 1979 ( vi rendete conto di quanto poco tempo è passato?) ha portato allo sterminio di 3 milione di persone.
Ascolterete la storia di quegli anni tramite l' audioguida, e vi troverete ad ascoltare tanti racconti struggenti che vi lasceranno un vuoto dentro. 
Rimarrete impressionati dall'enorme stupa dove sono conservati migliaia di teschi, o "dall 'albero della morte" dove venivano uccisi i detenuti per risparmiare preziosi proiettili. 
Credo che questo periodo nero della storia di questa nazione debba essere ricordato, e che se ne debba parlare;conoscere la storia di questo vero e proprio genocidio per poter imparare dal passato.

Informazioni utili:
L'ingresso al museo è di 5$ comprensivi dell'audioguida (c'è anche in lingua italiana). Per tutto il percorso c'è bisogno almeno di 1h e mezza. Per arrivare bisogna prendere un tuk-tuk.




La Cambogia dimostra oggi di essere un paese che ha saputo rialzarsi dopo tanta violenza e fatica.
Si parla spesso del sorriso della Cambogia ed è un sorriso spontaneo che nasce dopo tanta sofferenza.

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